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Il 2021 come il Boom Economico degli Anni 50

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Tempo di Lettura: 5 minuti

Dall’inizio del 2021 l’Italia è prima in Europa e quarta al mondo per tasso di crescita delle vendite on-line.

Il report stilato da Salesforce, tra le più importanti aziende al mondo nel campo del cloud computing (erogazione di servizi alle aziende attraverso internet), mette in luce che, rispetto al 2020, mentre nel mondo l’e-commerce ha registrato un aumento medio del 58%, l’Italia ha avuto una forte accelerazione, raggiungendo ben il 78%.

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Report di Salesforce sul tasso di crescita dell’e-commerce

Questo è un risultato molto importante per chi ha un’attività perché evidenzia la crescente fiducia che hanno gli italiani per l’e-commerce e la crescente familiarità (naturalezza direi) con le nuove tecnologie e i nuovi canali d’acquisto per prodotti e servizi.

Un grande cambiamento o una cosa temporanea?

L’interrogativo che molti imprenditori, professionisti e addetti al settore si pongono è se questo aumento è una cosa temporanea o l’inizio di un grande e permanente cambiamento. Riuscire a trovare in anticipo una risposta è importantissimo per comprendere come muoversi e quali strategie attuare per il futuro, giocando di anticipo.

Sono propenso per la seconda ipotesi. Ritengo che siamo all’inizio di un radicale cambiamento. Che non vuol dire trasferire gli acquisti solo on-line, anzi. Ci sarà, invece, una spinta ed una sinergia sempre maggiore ad incrementare le persone ad agire off-line ma grazie al digitale, come avrò modo di spiegarti in questo articolo.

Se non sei pienamente convinto di ciò è normale. Anche tu avrai avvertito intorno a te un forte pessimismo. Il sentimento che vige adesso nell’aria è giustificato dai danni causati dalla pandemia Covid 19. In Italia, poi, li abbiamo avvertiti maggiormente perché le restrizioni, tra il 2020 e il 2021 per rallentare il virus, si sono protratte per molto più tempo rispetto ad altri paesi. Ogni attività commerciale si è ritrovata nell’ultimo anno sull’orlo di un baratro.

Eppure, basta guardare alla storia, per comprendere che non è la prima volta che accade una cosa del genere. Pandemie, catastrofi e crisi si sono succedute nei secoli. Ma subito dopo vi è sempre stata una forte ripresa, per non dire rinascita, economica e sociale. E per questo, dovremmo iniziare a cancellare ogni forma di pessimismo e guardare subito avanti con positività.

Perché nel 2021 siamo, a mio avviso, all’inizio di un nuovo boom economico come lo fu quello degli anni 50, e il digitale e l’ICT (Information & Communication Technolgy) saranno il motore trainante di tutto ciò.

Il boom economico degli anni 50

Ma guardiamo cosa successe nella seconda metà degli anni Quaranta.

A quel tempo, le Nazioni erano in un completo disastro. I paesi erano appena usciti dalla Seconda guerra mondiale e non si vedeva alcuna ripresa. Vi era un tasso di povertà superiore al 30% e la maggior parte delle persone dipendevano da lavori part-time per sopravvivere. La società si era vista risucchiare ogni risorsa tangibile ed intangibile, dall’enorme sforzo bellico.

Ciononostante, vi era un impellente bisogno di spendere, di uscire di casa, di andare in vacanza, di tornare in un ristorante, una tale quantità repressa di domanda di beni di consumo dovuta alle restrizioni degli anni bui della guerra, che ogni nazione si attivò con misure di sostegno fiscale e monetario per sfruttare questo desiderio e aiutare, così, l’economia in difficoltà.

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Il Boom Economico degli Anni 50

Tutto ciò gettò le basi del famoso boom degli anni ‘50 e ‘60.

Due decadi straordinarie dal punto di vista economico, tecnologico e sociale. In pochissimi anni si aprirono una miriade di negozi, più o meno piccoli. Il mercato crebbe e soddisfò la domanda.

Ad incentivare la forte ripresa economica anche, e soprattutto, le tecnologie dell’epoca che rivoluzionarono ogni settore. Pensa alla costruzione delle prime autostrade che facilitarono gli spostamenti dai piccoli centri alle metropoli velocizzando gli scambi commerciali, o l’utilizzo sempre più capillare del telefono, o i primi televisori.

L’Amazon degli anni 50

A tal proposito interessante è la storia di Vis-O-Matic, un ante litteram di Amazon, idea di un geniale imprenditore canadese che per incentivare gli acquisti nei piccoli paesi pensò di “distribuire” in maniera elettronica i propri cataloghi prodotti, trasmettendoli sui televisori e invitando gli utenti ad ordinare da remoto. I clienti potevano effettuare gli ordini anche utilizzando una prima versione del fax per inviare immediatamente le loro scelte alla sede.

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Un negozio Vis-O-Matic

“La merce viene consegnata il giorno successivo per posta o espresso”, secondo la pubblicità ufficiale. Ti ricorda qualcosa?

Fu l’inizio dello shopping da remoto attraverso un processo completamente visivo. 

Nel 2021

Lo spirito di resilienza, iniziativa e flessibilità (qualcuno ha detto soft skills?) ci permette di superare i momenti bui e di riprenderci velocemente.

Lo stesso spirito che ha permesso, dall’anno scorso, a negozianti, imprenditori e liberi professionisti, di riversarsi on-line, per cercare di catturare l’afflusso dei nuovi consumatori digitali e sopravvivere alla crisi pandemica. Molti hanno dovuto imparare da ieri ad oggi cosa significhi disruptive innovation (innovazione dirompente), rivedere i propri modelli di business, le strategie di marketing e ripensare la relazione tra organizzazione, persone, processi e tecnologie.

L’equivalente di diversi anni di innovazione e trasformazione digitale è stato compresso in pochi mesi.

La forte crescita in Italia dell’e-commerce nel primo trimestre è la conseguenza degli investimenti fatti dagli imprenditori più accorti e astuti nel digitale.

E, come all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale, iniziò un cambiamento epocale, nell’economia e nella società, creando nuove abitudini nei consumatori, così, oggi, sono nate nuove abitudini di acquisto e di interazione, che vedono nei canali digitali il mezzo. Siamo davanti ad un mondo completamente nuovo per consumatori, aziende e brand.

E non è possibile tornare indietro. Può solo evolvere ulteriormente.

Ed infatti, con le vaccinazioni in corso e la riapertura delle attività al pubblico, quello che si sta verificando è una maggiore sinergia tra digitale e reale, tra on-line e off-line.

Molti consumatori, che sono stati costretti, in questi mesi, ad iniziare il processo di acquisto on-line, cercando su Google o su Amazon, e che si sono abituati sempre più a visitare il sito o la pagina social di un’azienda o di un libero professionista per alimentare la propria fiducia e curiosità, decidono poi di finalizzare l’acquisto da vicino o di prenotare on-line ma ritirare il prodotto in negozio. Per non parlare dei servizi che vedono sempre più un’interazione on-line tra fornitore e consumatore. L’assistenza on-line o le videochiamate per consulenze e/o incontri, in questi mesi, hanno registrato un boom pazzesco.

Tutto questo perché rimaniamo comunque animali sociali. E desideriamo rapportarci dal vivo con le persone, visitare luoghi, toccare, sentire persino percepire gli odori di ambienti, oggetti, persone. E, se ciò non fosse possibile, vogliamo comunque vedere con chi ci stiamo confrontando.

Conclusioni

Ecco, il nuovo cambiamento è in atto.

E vede digitale e reale unirsi sempre più. Dire “Adesso vado on-line”, non ha più senso perché siamo sempre on-line, sempre connessi. Siamo abituati ad una realtà dove Internet rappresenta l’elettricità nell’Ottocento, il telefono degli anni 30, l’autostrada degli anni 50 che univa i grandi e piccoli centri, la televisione degli anni 60. La spontaneità e semplicità con cui oggi cerchiamo, acquistiamo ed interagiamo ha creato nuove abitudini. Ed è importante cogliere le opportunità che la tecnologia offre, in tal senso, per la nostra attività, in modo da relazionarci con le abitudini dei consumatori.

Per poter guardare con ottimismo al futuro, perché indietro non si torna più.

Questo ci insegna la storia.

Prevedere il futuro è impossibile, cadremmo sicuramente in bias. Guardare al passato però, ci permette di valutare cosa è successo in situazioni analoghe e comprendere la natura umana come si comporta e reagisce.

Nelle epoche di grande cambiamento non è il più forte o il più intelligente che sopravvive ma colui che si adatta meglio al cambiamento” C. Darwin

Il cambiamento passa per la trasformazione digitale della tua attività.

Cogli l’opportunità ora!

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