“Pubblicità Nativa”, o meglio, “Native Advertising”, questo è il termine esatto.
Oggi vogliamo parlarti di questa branca del digital marketing, ancora poco conosciuta, che potrebbe portare grossi benefici alle aziende in termini di pubblicità e costi ad essa collegati.
Che cos’è la Native Advertising?
La Native Advertising è un tipo di pubblicità sul web che riesce ad integrarsi perfettamente con le caratteristiche ed i contenuti del sito sul quale è posizionata.
Ha come obiettivo quello di non distrarre l’utente dalla propria esperienza sul sito web, o meglio, non far perdere l’attenzione da ciò che aveva portato lo stesso alla visita di quel determinato URL.
La Native Advertising, infatti, riesce ad inserire la pubblicità all’interno del contenuto che si sta usufruendo. L’utente mantiene, quindi, l’attenzione sul prodotto/servizio diventando un potenziale cliente.
E’ un tipo di attività che si è diffusa negli ultimi tempi sui portali di news e social network.
Quali formati possiamo utilizzare?
I formati disponibili per questo tipo di advertising sono 6:
- PROMOTED LISTING = si tratta di formati inseriti nei siti web che trattano liste di prodotti e/o servizi.
I prodotti e/o servizi sponsorizzati si mostrano allo stesso modo degli altri prodotti e/o servizi non sponsorizzati dell’elenco.
Una volta però cliccato sull’ad native, l’utente viene dirottato su una pagina esterna al sito (quella dell’inserzionista o una landing page creata per il prodotto stesso). - IN-FEED UNIT = questo tipo di annuncio viene inserito all’interno del flusso di contenuti editoriali aventi lo stesso aspetto del feed.
Un esempio potrebbero essere le ads all’interno della sezione notizie dei social che assumono l’aspetto dei semplici post organici. - IN-AD CON ELEMENTI NATIVE = sono quelle ads proposte in formato IAB.
L’ad è separata dalla pagina web ma tratta tematiche coerenti a quelle del sito che la contiene. - RECOMMENDATION WIDGET = sono le ads promosse su publisher differenti.
Il tutto avviene tramite dei widget che prevedono un sistema avanzato relativamente al target audience. In pratica non fanno altro che proporre all’utente un determinato contenuto studiando quelli che sono i suoi comportamenti ed analizzando il contesto nel quale gli annunci sono contenuti. - PAID SEARCH UNIT = è il formato native più diffuso; basti pensare a Google Search. In questo caso l’ad prende lo stesso aspetto e la stessa forma dei risultati organici proposti dal motore di ricerca
- CUSTOM = si tratta di un formato personalizzato. Si tratta di ads integrate nella tematica del sito e nel suo design ma non hanno una propria categoria.
Perché è considerata la nuova frontiera dell’advertising?
Semplicemente perché la native advertising porta due grossi vantaggi sia per l’utente che per l’advertiser.
Quali?
- l’utente difficilmente “skipperà” (ignorerà) l’ad in quanto si tratta di un messaggio non invadente; infatti rientrerà nei suoi interessi e questo migliorerà la sua esperienza.
- l’advertiser non dovrà creare un target di riferimento in quanto proporrà le proprie ads già ad un pubblico prestabilito, ovvero quello del sito web sul quale l’ad sarà pubblicata; inoltre avrà la possibilità di non spendere grosse cifre.
Come hai letto la pubblicità si sta ampliando ed espandendo in diversi rami tutti molto interessanti come il native advertising.
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